Ripartiamo da Cana

Pubblicato giorno 8 febbraio 2025 - Archivio 1

Il cammino Sinodale diocesano
e il discernimento del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Sinodo diocesano e lettera del Vescovo

Genesi e risultati del Sinodo

Con l’indizione del Sinodo diocesano (16 maggio 2021), si è aperta la fase preparatoria alla quale hanno partecipato circa 10.600 persone in 1.303 gruppi di lavoro parrocchiali e non solo. Erano per il 55% donne e 45% uomini. Le età di riferimento sono state: 10% 18-35 anni, 56% 36-60 anni, 24% over 60 anni. I gruppi hanno elaborato 14.000 testi di confronto. Con la successiva apertura del Sinodo Diocesano (05 giugno 2022) e la formazione dell’Assemblea sinodale, è cominciato il percorso di sintesi degli elaborati proposti dai Gruppi di lavoro della precedente fase preparatoria. Il lavoro dell’Assemblea ha portato, a dicembre 2023, alla stesura del documento finale con l’individuazione dei temi finali da consegnare al Vescovo Claudio.

I 3 temi finali, cardine della relazione conclusiva
dei lavori sinodali, sono stati:
i ministeri battesimali
i piccoli gruppi della Parola
le collaborazioni pastorali

Il Vescovo Claudio li ha ripresi e consegnati alla Diocesi con la Lettera post-sinodale Ripartiamo da Cana del 17 febbraio 2024 (vedi il sito https://sinodo.diocesipadova.it). In essa, questi tre temi sono inseriti all’interno dello stile di vita della Chiesa e del suo modo di procedere: la sinodalità ecclesiale e il discernimento comunitario. Sono poi riconosciuti come reali e buone “leve di cambiamento”, capaci di rimettere in gioco la vita ecclesiale delle parrocchie e rispondenti a tre criteri fondamentali: la conversione in chiave missionaria della pastorale, l’urgenza dell’evangelizzazione, la sostenibilità nella realizzazione.

Ministeri Battesimali

Ogni battezzato ha carismi specifici
e può avere incarichi essenziali per la vita delle parrocchie.

Gli ambiti essenziali di intervento sono:
evangelizzazione, annuncio, catechesi
preghiera e liturgia
fraternità e carità
gestione amministrativa economica
comunione e coordinamento pastorale.

Piccoli gruppi della Parola

Si pensa a gruppi di persone che si ritrovano attorno ai testi biblici, riconoscendo nella Parola di Dio il potere di rigenerare e trasformare la vita dei singoli e delle comunità. Si tratta di autentici laboratori di relazioni fraterne che possono contrastare l’isolamento e l’anonimato, attivando e rinsaldando relazioni fraterne di reciproca attenzione.

Collaborazioni Pastorali

Entrano in una riflessione di lungo periodo, tenendo conto della situazione delle parrocchie e dei preti a disposizione della Diocesi.
Si tratta di un modo di ripensare la vita delle Comunità osservando le caratteristiche delle parrocchie e del loro territorio, insieme di capacità e necessità pastorali, poste davanti a sfide sociali, culturali ed economiche. Il lavoro consisterà nel verificare le modalità di collaborazione tra parrocchie, mantenendo la specificità della propria comunità.

Il Sinodo dopo il Sinodo

Al momento le parrocchie, attraverso i Consigli Pastorali, sono al lavoro per verificare le possibili collaborazioni parrocchiali proposte dalla Diocesi. Un impegno che prevede un ascolto e una verifica a più livelli, sia all’interno delle singole parrocchie sia tra parrocchie vicine. Con la primavera di quest’anno le considerazioni emerse verranno consegnate al Vescovo che ufficializzerà le Collaborazioni pastorali.
Proseguiranno poi le attività, sia a livello diocesano che parrocchiale, per definire i percorsi formativi ed attuativi dei ministeri battesimali e dei piccoli gruppi della Parola.

IL LAVORO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
SUL TEMA DELLE COLLABORAZIONI PASTORALI

Una delle proposte uscite dal Sinodo, è la decisione di instaurare collaborazioni sempre più intime e fattive tra parrocchie “vicine”. La Parrocchia di San Giuseppe è stata inserita nel raggruppamento “San Giuseppe 1” assieme alle parrocchie di San Girolamo, Sacra Famiglia, Madonna Incoronata, Brusegana e Santo Stefano d’Ungheria. Senza entrare nel dettaglio della proposta, molto articolata e ben spiegata nella lettera post-sinodale, è però importante sottolineare il principio secondo cui le parrocchie manterrebbero il loro carattere di “unicità” ma, al tempo stesso, entreranno con gradualità e con la corresponsabilità dei laici, in una forma di sinergia organica. Questo permetterà di valorizzare l’azione pastorale dei sacerdoti presenti e ottimizzare l’utilizzo delle risorse presenti, sia in termini di persone disponibili che di strutture pastorali. Il Consiglio Pastorale, nello scorso dicembre, è entrato nel merito della proposta, evidenziando una perplessità “territoriale”, ovvero la spaccatura del raggruppamento data dalla tangenziale e dalla linea ferroviaria. Il raggruppamento sarebbe infatti tenuto unito unicamente dal cavalcavia di Brusegana. Considerando la storia, come pure la geografia della parrocchia di San Giuseppe e delle altre parrocchie attorno alle vecchie mura, sembrano guardare più verso il centro città che verso “l’esterno” di Brusegana e Santo Stefano. Inoltre, se un criterio per individuare un coerente territorio di collaborazione pastorale è l’omogeneità di necessità e servizi tra le varie parrocchie, la nostra risposta al Vescovo, come Consiglio Pastorale di San Giuseppe, propende verso una conferma della collaborazione tra le parrocchie immediatamente esterne alle mura, includendo anche quelle interne che da San Benedetto vanno fino alla Città Giardino. Il gruppo di parrocchie così individuato ci sembra più omogeneo e faciliterebbe il lavoro dei “traghettatori” impegnati in questo nuovo modo di vivere la pastorale del nostro territorio. Queste considerazioni, condivise ora con la Comunità, saranno confrontate con le analoghe considerazioni emerse negli altri Consigli Pastorali Parrocchiali del progetto di collaborazione. Questo avverrà martedì 18 febbraio in una riunione ristretta ai Consigli di Presidenza.

GUARDANDO AVANTI

Le altre tematiche che il Sinodo ci sottopone sono i ministeri battesimali i piccoli gruppi della Parola, scelti, congiuntamente alle collaborazioni pastorali, per indirizzare e sostenere il rinnovamento della Chiesa di Padova.

I ministeri battesimali

La valorizzazione dei ministeri battesimali è un progetto ambizioso: si tratta di individuare, nelle comunità, persone che una volta investite di tali ministeri, coordinino e promuovano gli ambiti essenziali della vita della Chiesa e della sua missione, affinché l’azione pastorale non dipenda più totalmente dalla disponibilità, capacità e generosità del parroco o di qualcuno da lui incaricato ma si configuri come una responsabilità plurale e condivisa.

La volontà di valorizzare i carismi personali in una attiva ministerialità ecclesiale, volta a dare nuova linfa alla vita della comunità parrocchiale, presuppone tempo, risorse e pensiero, perché non è di immediata applicazione. Lo sviluppo del progetto sui ministeri sarà affidato ad una specifica Commissione diocesana, cui spetterà il compito di fornire indicazioni sull’individuazione, formazione, accompagnamento e verifica in itinere dei candidati ai ministeri. Ci vorrà tempo e rimangono molti degli interrogativi che questa proposta pone. Tuttavia, il Vescovo, ascoltate le sollecitazioni del Sinodo, è chiaro nel voler sviluppare la corresponsabilità di molti nella vita della Chiesa.

Una prima formazione sul tema dei ministeri sarà riservata ai Consigli Pastorali Parrocchiali nel prossimo mese di marzo.

I piccoli Gruppi della parola

Un progetto che pare di più facile avvio sembra essere quello dei piccoli gruppi della Parola, risposta al desiderio di una spiritualità viva, personale e alla ricerca di relazioni affidabili e significative.

“Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (Evangelii Gaudium, 164). È da questo primo annuncio che il Vescovo parte per spiegare che il cuore della proposta consiste nell’essere evangelizzati dagli altri e nell’evangelizzare a nostra volta, portandoci a riconoscere che nella nostra vita è già presente e operante il Signore Gesù.
Quel che si prefigge il progetto è, infatti, riportare al centro della nostra vita le relazioni e riscoprire con esse e attraverso di esse la Parola di Dio, dando vita a “autentici laboratori di relazioni fraterne illuminate dal Vangelo”.

Spazio alla sperimentazione, dice il Vescovo, a partire dal basso, dalla Parrocchia, ma con alcune indicazioni prudenti e sagge: non sciupare l’esperienza e la formazione di facilitatori e moderatori del Sinodo; assicurare centralità alla Iniziazione Cristiana; dedicare tempo al riavvicinamento alla fede di molti adulti; assicurare grande attenzione ad adolescenti e giovani.

I piccoli gruppi della Parola saranno portati all’attenzione dei Consigli Pastorali Parrocchiali nel prossimo Anno pastorale.

Parole chiave

Infine ci par utile appuntare e condividere alcune parole chiave: discernimento (riconoscere, interpretare, scegliere), carisma, ministero, corresponsabilità, comunità, comunione, collaborazione, territorio.

Per il Consiglio Pastorale Parrocchiale
Francesco Lion, Giovanni Zordan, Anna Maria Desiderà