A che cosa mira col miracolo del cielo nato colui che con un comando infondeva la vita, con un ordine ridava la salute, dicendo a un morto: Vieni fuori! (Gv 11, 43) Lazzaro usciva dal sepolcro; al paralitico: Alzati, prendi il tuo lettuccio (Gv 5, 8) e il paralitico si alzò e cominciò a portare da sé il letto ove di solito veniva trasportato con le membra irrigidite? Che cosa vuol significare ripeto, quando sputa e fa del fango con cui unge gli occhi del cieco e gli dice: Va’ a lavarti nella piscina di Siloe (che significa: Inviato); quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva? Qual è il motivo di tutto ciò? Grande, se non erro, perché chi è toccato da Gesù, vede di più. Riconosci la sua divinità e la sua santità. Come luce egli toccò e la infuse; come sacerdote, prefigurando il battesimo, realizzò il mistero della grazia spirituale. Sputò perché ti accorgessi che tutto nel Cristo è luce, e che vede realmente chi è purificato da quanto proviene dal Cristo, la sua parola ci monda, come egli disse: Voi siete già mondi per la parola che vi ho annunziato (Gv 15, 3). Il fatto poi che egli fece del fango e lo spalmò sugli occhi del cieco significa che colui che aveva plasmato l’uomo col fango, gli rese la salute con lo stesso fango. E cioè che il fango della nostra carne riceve la luce della vita eterna mediante il sacramento del battesimo. Avvicinati anche tu a Siloe, cioè a colui che è stato mandato dal Padre, come disse: La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato (Gv 7, 16). Ti lavi Cristo perché tu possa vedere. È giunto il tempo. Vieni al battesimo, vieni in fretta, per poter dire come quel cieco, dopo aver riacquistata la vista: Prima ero cieco e ora ho cominciato a vedere. La notte è avanzata, è vicino il giorno (Rm 13, 12). (Sant’Ambrogio, Lettera 80,1-5)
CAMMINO COME CHIESA